"Posiziono il cavalletto
Dai miei piedi il pontile bianco avanza impavido fino al punto più blu del lago
nel frattempo il cielo ci omaggia con una coperta di nuvole per la notte.
Mi guardo attorno, respiro profondamente
la pace esteriore mi entra nei polmoni
ha un sapore dolce
sa di brezza lacustre
di prato tagliato da poco
di case dai balconi fioriti
di cartacce prigioniere dei cestini
di auto in transito in punta di piedi
di teutonici in camicia che sussurrano tra loro.
Mi stupisco e sorrido nel tepore della mia giacca a vento
io, comparsa tra attori inconsapevoli, sul palco della tranquillità .